The second episode of our series of meetings took place in the same pub were all the project began to take shape. Maybe the last time we left without ordering enough fries. We just can’t get enough!
Everything was done without any hurry. The goal was to add and fix some details about the stops of the travel and to decide a definitive itinerary, so as to be able to start thinking about plane tickets and other things.
We were always seated in an outside table, because the temperature was much comfortable and our hope was that the waiting time didn’t prove to be as epically long as the last time (45 minutes): we were not that hungry, but they risked that I started a revolution with the other customers in order to assume the control of the kitchen. Free sauce! For the King!
As soon as we seated, I threw in front of Bruce all the various hypothesis of journey I’ve planned: the West and the East coast stages were practically the same of him. The difference was in the middle. In the end we decided to take a longer road, but much safer (we hope) than the original one.
Somehow, it makes me laugh to think about me and Bruce, in the middle of the Death Valley, with the car broken, throwing blasphemies to all the Saints and Gods in the sky, starting with the Olympus and finishing with the Heaven.
This time, for dinner, we ordered only a small sandwich and something to drink, and the inevitable portion of French-fries which replaced the huge quantity of the last time… We just wanted to take revenge of the last time and to have the satisfaction of seeing the bottom of the dish! We NEVER lose!
Upcoming episodes: plane tickets and “How many days we’re going to spend in each town?”! Stay Tuned!
K
Il secondo appuntamento della nostra serie di riunioni viene svolto nello stesso posto dove il tutto ha cominciato a prendere forma. Forse eravamo andati via senza ordinare abbastanza patatine, non ci basta mai.
Il tutto si è comunque svolto senza troppa fretta, l’obiettivo della serata era limare i dettagli sulle varie tappe e darci un itinerario definitivo, per poi cominciare a pensare a biglietti aerei e tutto il resto.
Ci sediamo sempre su un tavolo all’esterno, anche visto il clima più agevole, e sperando che stavolta l’attesa non assuma gli stessi toni epici dell’ultima volta (45 minuti): ok che non avevamo fame, ma avevano rischiato che scatenassi una rivolta dei commensali e prendessi possesso della cucina... salsa rosa libera! per il re!
Ci sediamo sempre su un tavolo all’esterno, anche visto il clima più agevole, e sperando che stavolta l’attesa non assuma gli stessi toni epici dell’ultima volta (45 minuti): ok che non avevamo fame, ma avevano rischiato che scatenassi una rivolta dei commensali e prendessi possesso della cucina... salsa rosa libera! per il re!
Non facciamo neanche in tempo a sederci che lancio davanti a Bruce tutte le varie ipotesi di tragitto che avevo composto: viene fuori che la West e la East coast nei nostri piani sono pressoché simili, le uniche differenze sorgevano nella parte centrale. Alla fine abbiamo convenuto di allungare un po’ il tragitto, ma seguire una strada un po’ più popolata e (si spera) sicura...
Anche se mi fa TROPPO ridere il pensiero di noi, in mezzo alla death valley, col semiasse dell’auto rotto, a tirare giù i santi partendo dall’olimpo e arrivando al paradiso odierno.
Stavolta ci accontentiamo di poco, un panino pseudo grande e qualcosa da bere, con l’immancabile porzione di patate fritte che ha sostituito la montagna della scorsa volta... volevamo solo la soddisfazione di vederne il fondo! Noi non perdiamo MAI!
Le prossime “tappe” riguarderanno i biglietti aerei e la decisione di quanti giorni passare in ogni città. Stay Tuned!
K
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