Friday, October 12, 2012

The reasons of Kevin


Eccomi pronto a raccogliere la sfida lanciata dal carissimo socio. Purtroppo arrivo in colpevole ritardo, causa un periodo di studio intenso dovuto all'università: cercherò comunque, con le mie prossime righe, di surclassare in qualità e quantità le ragioni di Bruce in modo di farmi perdonare e di farmi offrire da voi, nostri affezzionatissimi lettori, diversi click sui nostri ads così da sponsorizzare una nostra cena in terra a stelle e strisce! Premetto subito che la mia non sarà una classifica, ma una semplice lista senza graduatoria. Non penso che uno dei motivi che vi esporrò ne prevalichi un'altro, ma invece che tutti questi mi portano a desiderare di attraversare gli states. ...eeeeh lo so, vi ho incuriosito! Buona lettura, allora!

***For English speaker: i'm not as good as Bruce to transalte, so the english version of this post may take a bit more time to be published, sorry ^^***




Hollywood: where the stars shine


Sono da sempre un malato di cinema, e non ho ancora incontrato qualcuno con una videoteca casalinga più ampia della mia. E' quindi imprescindibile non poter amare la produzione americana, dai blockbuster dal numeroso pubblico ai film di nicchia considerati solo da pochi eletti. Cosa c'è di meglio se non camminare lungo la famosa walk of fame, dove nomi immortali vengono riportati su delle stelle stelle incastonate a terra? Lungo quei 3 chilometri farò esplodere la testa a Bruce a suon di "OOOOh guarda quella!", "No, c'è anche lui!", "Questo è famosissimo!"; preparati!

Disco Music!


E' stato proprio in America che molti generi hanno trovato la loro nascita, con ovvie evoluzioni fino ad arrivare a dare forma a tutte le varie sfumature che conosciamo oggi. Peccato che proprio il genere più in voga ai giorni nostri, cioè la musica dance e tutti i suoi derivati, sia quello che io più odio (al contrario di Bruce, che invece apprezza: ricordati che la musica in macchina sarà equamente scelta!). Devo ammettere che ho un debole per la maggior parte della musica anni '80 e simili: certo, prediligo più il rock n'roll, però anche l'idea di toccare tutti quei posti dove il jazz e il blues sono nati mi affascina molto. Inoltre tutta la musica nel mio lettore mp3 è straniera, e visitando tutti i luoghi che abbiamo previsto c'è la forte possibilità di incontrare i miei idoli per la strada! Poca soddisfazione!





In comcomitanza a tutto ciò, devo anche farvi conoscere la mia passione per gli Hard Rock Cafè, catena di locali presenti in tutto il mondo. Di questi mi piace l'atmosfera al loro interno, gli "arredi" che in ogni locale sono diversi e rappresentano cimeli di star della musica, mi piace la colonna sonora che ogni sera ci può accompaganre lungo una cena... insomma, avete capito. La cosa particolare è che ogni locale ha un suo negozio nel quale si vendono abbigliamento e gadget griffati col logo e la città dove si è. Ad ora la mia collezione ammonta a 14 Cafè conquistati, e con questo viaggio voglio far aumentare il numero esponenzialmente v.v

Once upon a time, so far far away...




Qual motivo migliore per andare in un posto se non voler visitare qualcosa di unico al mondo? Tutte le volte che ho parlato con qualcuno a proposito del coast to coast e tutte le volte che ho letto opinioni mentre mi informavo il commento più frequente era "Eh, è grande...": io son dell'opinione che questa grandezza non sia effettivamente capibile se non la si vive, se non si percorre di persona la tipica strada in mezzo al nulla che collega Las Vegas al Grand Canyon, Denver a Dallas, e altri mille esempi. Il tutto sembrerà più un'avventura che una vacanza, e questo ci piace assai.

Strange country for different people




Mediamente associamo il popolo americano per le stranezze che a noi sembrano fuori dal mondo: tornei di braccio di ferro, gare di mangiatori di hot-dog, programmi televisivi che a volte definire imbarazzanti è dire poco. Di tutto questo spesso si ride, si sa che tutto il mondo è paese e ce ne facciamo una ragione. Molte altre volte però ci arrivano notizie che ci atterriscono e che sappiamo essere tipicamente americane: il primo esempio che viene in mente è lo strano rapporto con le armi in suolo americano. In molti stati avere un'arma in casa (o ancora meglio girarci per strada) è la prassi e a molti non sembra un'esagerazione. Anche di fronte a episodi come quello accaduto alla scuola di Columbine non sono riusciti a smuovere questa situazione e le varie manifestazioni contro la vendita semilibera di armi sembrano non sortire effetti. Ho visto diversi documentari sulla questione, e certe situazioni mi sembrano al limite dell'assurdo: armi al supermercato? proiettili dati per strada come campioni gratuiti? gente che per divertimento spara a caso in un bosco?? Certe cose mi sembrano così assurde che non posso pensare siano vere: bisogna andarle a verificare.
Già mi immagino lo sceriffo che ci ferma in macchina e appoggia il suo fucile sul cofano della macchina, e con sguardo minaccioso coperto coi suoi rayban ci domanda: "e voi che ci fate qui?" con un tono degno del peggior film di Tarantino. Chapeau!

Super Size Me




Da buono studioso di chimica organica quale sono e da persona tutto sommato sportiva, stò molto attento a quello che mangio e cerco di bilanciare quanto meglio possibile la mia dieta. Un'altro "lato oscuro" del paese più potente del mondo (Cina permettendo) è il fattore cibo. Sembra che in america quasi la metà della popolazione sia obesa, e ci sia anche la più grande incidenza di malattie legate a questa problematica. Anche su quest'argomento mi son visto una buona dose di documentari e letto diversi articoli: possibile che si mangi così male? Chissà che genere di ristoranti esistono in America, oltre ai fastfood!
Tutto ciò poi ci pare ancora più impossibile visto il posto in cui viviamo: sono conscio di provenire dal paese considerato il migliore al mondo in qualità del cibo, quindi penso di essere molto ben abituato.
E queste cose messe insieme fanno temere il peggio: riusciremo a sopravvivere? In realtà avendo già girato parecchio il mondo ed essendo in grado di adattarci, penso che io e Bruce non avremo problemi e riusciremo ad arrivare alla fine del viaggio più o meno in forma. Però potremmo far partire la scommessa: di quanti chili ingrasseremo? A chi commenta e vince un simpatico premio in regalo ^^

Serve un motivo?

Ultimo ma non ultimo: quando a qualcuno piace viaggiare ed è curioso di scoprire posti nuovi, non ha bisogno di motivazioni particolari. Io parto con la semplice volontà di visitare un posto nuovo e che magari non avrò più possibilità di rivedere, di provare a rapportarmi con le persone che lo abitano e capire il loro punto di vista, confrontare ciò che vedo con quello che sono abituato ad avere sotto gli occhi tutti i giorni. Non ho avuto la fortuna di conoscere tutte le persone che ha invece conosciuto Bruce con le sue esperienze all'estero, ma solo di avere brevi contatti con alcune di queste: spero che questo viaggio sarà un'occasione per allargare le mie conoscenze e rivedere chi, anche se per poco, mi è stato vicino.

Oh mio Dio, son diventato sempre più sentimentale! Meglio che la smetta altrimenti vi innamorerete tutti di me e sarebbe un problema partire in 47294638877 tutti insieme attraverso l'america!
Magari son riuscito a cogliere dei "motivi" di viaggio più convincenti di Bruce, magari voi che leggete ne avete altri da proporci e che ci sono sfuggiti... Bhe, non aspettiamo altro che leggerli!

K

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